Crediti immagine: Mario Guarcello, INAF Palermo https://www.flickr.com/photos/edu_inaf/52617657688/

Cometa in arrivo!

Si chiama C/2022 E3 (ZTF) ed è la cometa che sta attraversando i cieli del nostro pianeta!

Il nome ufficiale è poco più di una sigla, ma molti la stanno già chiamando “la Cometa dei Neanderthal”. Sono passati infatti almeno 50.000 anni dall’ultima volta che questo misterioso visitatore dal Sistema Solare esterno ha fatto visita ai pianeti interni per l’ultima volta. All’epoca la nostra specie calcava la superficie di questo pianeta insieme ai nostri cugini Neanderthal e un altro paio di specie di ominidi, ora estinte. L’orbita di questa cometa è infatti estremamente allungata, tanto che il suo punto più lontano dal Sole si trova addirittura a 2800 unità astronomiche (UA), cioè circa 420 miliardi di km. Quasi 100 volte più lontano di Nettuno! Non stupisce quindi che abbia impiegato così tanto tempo a fare un giro completo.

Al momento (13 gennaio 2022) la cometa si trova nella costellazione della Corona Boreale, è visibile solo dopo la mezzanotte e sta per entrare in quella del Bovaro (o Boote). La sua magnitudine è di circa 7,2 ed è quindi un oggetto facilmente osservabile al binocolo ma non ancora a occhio nudo. Nella giornata del 12 gennaio ha raggiunto la sua minima distanza dal Sole, ad appena 1,11 UA, ma a causa della geometria della sua orbita e di quella della Terra il suo momento di massimo avvicinamento al nostro pianeta sarà solo il prossimo 2 febbraio, quando sarà a sole 0,28 UA (42 milioni di km). In quei giorni la cometa sarà visibile praticamente dalle parti della Stella Polare, rimanendo alta sull’orizzonte per tutta la notte!

È ancora presto per dire quanto diventerà luminosa a seguito di questo avvicinamento, ma i più speranzosi prevedono una magnitudine inferiore a 6. Il che significa che sarebbe visibile a occhio nudo! Non succedeva dall’estate 2020, quando ci venne a far visita la cometa C/2020 F3 (NEOWISE), anche se le condizioni erano decisamente migliori. Le comete sono come i gatti, hanno la coda e fanno quello che vogliono, e quindi azzardare delle previsioni è complicato. Potrebbe frammentarsi, e perdere molta luminosità risultando deludente, oppure avere un aumento improvviso di attività e diventare molto più luminosa delle attese. In generale l’osservazione di comete di questo tipo può risultare difficoltosa, specie dai cieli inquinati delle città, e il fatto che siano oggetti diffusi, come batuffoli, invece che puntiformi, come le stelle, non aiuta. Anche la Luna piena che cade il 7 febbraio non renderà le cose più facili.

Non sappiamo ancora molto su questo oggetto, e per ora abbiamo solo potuto stimare che abbia un diametro di circa 1 km. Piccolina quindi, almeno rispetto alle grandi comete del passato come la Halley o la Hale-Bopp. La nebulosità verdina della chioma ci suggerisce la presenza di carbonio biatomico (che brilla di tale colore quando viene eccitato dalla luce solare), il che a sua volta implica la presenza di composti organici sulla sua superficie. Nulla di eclatante, ormai è noto che le comete sono un gran mix di ghiaccio d’acqua, rocce e polvere corredate da metano, ammoniaca e anidride carbonica solida. Sulla loro superficie la luce ultravioletta solare reagisce con tali sostanze, arrivando a produrre veri e propri composti organici come gli amminoacidi e tanto altro.

Percorso nel Sistema Solare interno della cometa C/2022 E3 (ZTF). Crediti immagine: https://theskylive.com/

Questo passaggio attorno al Sole potrebbe però anche essere il suo ultimo. Orbite estremamente allungate come questa sono sono facilmente influenzate dalla gravità dei pianeti giganti. Basta una piccola perturbazione, e cambia tutto. Infatti la cometa è stata disturbata da Giove e Saturno, e al momento si trova su un’orbita iperbolica, non chiusa. Potrebbe quindi essere espulsa per sempre dal Sistema Solare! La determinazione dei suoi parametri orbitali è però ancora piuttosto incerta, e serviranno osservazioni migliori per capire se questo sarà il suo destino.

Infine, una nota sul nome, che non è certo dei migliori. Gli astronomi spesso devono scendere a compromessi con le migliaia, se non miliardi, di oggetti nei loro cataloghi, e trovare per ciascuno di essi un nome proprio diventa complicato. Il significato della sigla è comunque relativamente facile da ricostruire:

  • C” sta per cometa non periodica, a indicare che non è mai stato osservato il ritorno di questo oggetto (per forza);
  • 2022” è l’anno di scoperta;
  • E” è il semimese di scoperta (“E” indica la prima metà di marzo);
  • 3” è il numero progressivo di comete scoperte in tale semimese;
  • Tra parentesi è indicato il nome proprio, che spesso è quello dello scopritore. In questo caso la cometa è stata individuata dallo Zwicky Transient Facility (ZTF appunto), da cui l’acronimo tra parentesi.

In pratica C/2022 E3 (ZTF) significa “La terza cometa scoperta nella prima metà di marzo del 2022, considerata non periodica. La scoperta è merito dello ZTF”. Quando si dice che un nome vale più di mille parole!

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