Cosmo Explorer

L’esplorazione spaziale e i videogiochi al servizio della scuola

EDIZIONE 2019

Il 22 maggio, con una giornata di premiazione e di festa, si è concluso il concorso COSMO EXPLORERS, parte del progetto didattico finanziato dal MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) e realizzato da Infini.to – Planetario di Torino come capofila, INAF – Istituto Nazionale di Astrofisica e ALTEC (Aerospace Logistics Technology Engineering Company).

Decine di team distribuiti su tutto il territorio nazionale, composti da studenti della Scuola Secondaria di primo e secondo grado, si sono sfidati a colpi di razzi, fionde gravitazionali e pannelli solari, per aggiudicarsi il titolo di miglior programma di esplorazione spaziale. Una competizione a livello nazionale che ha visto coinvolti circa 1.000 studenti e 100 insegnanti.

I vincitori

Categoria Scuole Secondarie di primo grado
Primo posto: Istituto Don Bosco di Cumiana (TO)
Secondo posto pari merito: Istituto Comprensivo di Govone (CN) e Istituto Comprensivo di Vistrorio (TO)
Categoria Scuole Secondarie di secondo grado
Primo posto: Liceo Saffo di Roseto degli Abruzzi (Teramo)
Secondo posto pari merito: Liceo Ariosto-Spallanzani di Reggio Emilia e I.T.I.S. E. Majorana di Somma Vesuviana (NA)
Valutazione dei progetti e premiazione dei progetti migliori
La documentazione prodotta per la presentazione dei progetti è stata sottoposta ad una giuria di valutazione costituita dai membri formatori.
Diversi i parametri di valutazione utilizzati, tra i quali: contributo scientifico del progetto, originalità, innovazione tecnologica, efficienza energetica e tecnica di esposizione dei lavori.
I premi per i vincitori
I vincitori, oltre ad aver ricevuto in premio kit di robotica educativa, hanno partecipato dal 22 al 24 maggio a uno stage presso ALTEC, per vivere in prima persona la vera avventura dell’esplorazione umana e robotica dello Spazio presso il centro di eccellenza italiano per la fornitura di servizi ingegneristici e logistici a supporto delle operazioni e dell’utilizzazione della Stazione Spaziale Internazionale e dello sviluppo e della realizzazione delle missioni di esplorazione planetaria.

Il progetto Cosmo Explorers

Cos’è?

Un modo nuovo di fare STEM e sviluppare competenze a scuola

Le STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) sono parte sempre più importante del curriculo scolastico. Ci sono molti modi per approcciarsi a questi temi ma i videogiochi e la gamification in genere sono vie ancora poco esplorate, in particolar modo in classe. Cosmo Explorer tenta di colmare questa lacuna, introducendo un nuovo strumento didattico al servizio della scuola, con lo scopo di sviluppare competenze e l’attitudine al lavoro in gruppo in modo divertente e coinvolgente.

Una competizione a livello nazionale per la creazione del migliore programma di esplorazione spaziale utilizzando un videogioco.

Decine di team distribuiti su tutto il territorio nazionale si sfideranno a colpi di razzi, fionde gravitazionali e pannelli solari, per aggiudicarsi il titolo di miglior programma di esplorazione spaziale.

Un cambio di prospettiva: il docente che invoglia i ragazzi a giocare con un videogioco in classe e a casa per imparare fisica, matematica e tecnologia divertendosi.

“Se non li puoi sconfiggere, ti ci devi alleare” (Sun Tzu, L’arte della guerra). Per anni i videogiochi hanno distratto gli studenti e sono stati considerati puro svago. Con Cosmo Explorers però la prospettiva viene ribaltata: il docente stesso utilizza un videogioco che diventa un potente strumento didattico. La creazione di un programma di esplorazione spaziale deve far appello a moltissime conoscenze, che gli studenti dovranno maturare e padroneggiare in autonomia per portare a termine gli obiettivi che loro stessi si prefiggeranno.

Quali sono gli obiettivi didattici?

Cosmo Explorers potrà essere utilizzato sia per consolidare il curricolo scolastico che per esplorare tematiche non strettamente curricolari, offrendo competenze, contenuti e stimoli nuovi.

Sviluppo di competenze:
– gestione del lavoro di gruppo;
– soluzione di problemi complessi;
– gestione di progetti a medio-lungo termine;
– apprendimento dagli errori;
– capacità di previsione, valutazione dei rischi e assunzione di decisioni;
– autoapprendimento;
– ampliamento delle competenze digitali.

Contenuti didattici:
– cinematica e forze;
– gravitazione;
– meccanica celeste;
– tecnologia;
– economia.

La natura flessibile e modulare del progetto permetterà a ciascun insegnante di declinare l’attività secondo le proprie esigenze.

A chi è rivolto?

Alla scuola secondaria di primo e secondo grado e a tutti i docenti che hanno voglia di mettersi in gioco con la didattica cooperativa e per competenze.
Secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado competeranno in categorie differenti.

Si può considerare “alternanza scuola-lavoro”?

Si! A tutti gli studenti che porteranno a termine il progetto verranno riconosciute 40 ore di alternanza scuola lavoro, che possono estendersi fino a 80 nel caso gli studenti partecipino attivamente anche allo sviluppo di progetti specifici volti a migliorare la visibilità del progetto a livello nazionale.

Come si sviluppa?

  • Fase 1: formazione dei docenti

La formazione avverrà presso la sede più vicina e sarà composta da sessioni pratiche in aula.

Le sedi di formazione sono:
– Nord Italia: Infini.to, Planetario di Torino e INAF-Osservatorio Astronomico di Brera;
– Centro Italia: INAF-Osservatorio di Astrofisica e Scienza dello Spazio di Bologna;
– Sud Italia: INAF-Osservatorio Astronomico di Capodimonte, Napoli.

Ciascun insegnante verrà dotato gratuitamente di una licenza del programma usato (Kerbal Space Program), in modo da poter continuare le esercitazioni in classe e a casa.
Sono inoltre disponibili videotutorial distribuiti in rete, al fine di ampliare e consolidare i contenuti trattati durante la formazione e di garantire l’accesso al progetto anche agli insegnanti impossibilitati a partecipare alle giornate di formazione.

  • Fase 2: sviluppo del programma di esplorazione spaziale

Dopo la formazione i docenti presenteranno il progetto alle classi. Verranno creati gruppi di lavoro e si darà inizio allo sviluppo dei programmi di esplorazione spaziale. Le fasi iniziali si svolgeranno in aula ma gli studenti saranno dotati di licenze del software in modo da poter proseguire il lavoro anche a casa. Sarà necessaria la supervisione del docente il quale potrà avvalersi, in caso di necessità, dell’aiuto di un tutor personale.

  • Fase 3: documentazione e presentazione del lavoro svolto

Il programma di esplorazione spaziale realizzato dovrà essere presentato nella sua interezza. Idea iniziale, difficoltà incontrate, soluzioni messe in atto e realizzazione finale. I contenuti della presentazione e i metodi stessi di presentazione del progetto svolto costituiranno elementi per la valutazione finale.

  • Fase 4: valutazione dei progetti e premiazione dei progetti migliori

La documentazione prodotta per la presentazione dei progetti verrà sottoposta ad una giuria di valutazione costituita dai membri formatori.
Verranno adottati diversi parametri di valutazione, tra i quali: contributo scientifico del progetto, originalità, innovazione tecnologica, efficienza energetica e tecnica di esposizione dei lavori.

  • Fase 5: stage presso ALTEC per i vincitori

I vincitori parteciperanno a uno stage presso ALTEC, per vivere in prima persona la vera avventura dell’esplorazione umana e robotica dello Spazio!

ALTEC Aerospace Logistics Technology Engineering Company – è il centro di eccellenza italiano per la fornitura di servizi ingegneristici e logistici a supporto delle operazioni e dell’utilizzazione della Stazione Spaziale Internazionale e dello sviluppo e della realizzazione delle missioni di esplorazione planetaria. ALTEC è una società pubblico-privata partecipata dalla maggiore azienda spaziale europea, Thales Alenia Space e dall’Agenzia Spaziale Italiana, ASI. ALTEC ha sede a Torino e ha proprio personale distaccato alla NASA e all’ESA. I servizi di ALTEC vanno dal supporto ingegneristico e logistico, all’addestramento degli astronauti, al supporto agli esperimenti in particolare di biomedicina, al processamento di dati scientifici, allo sviluppo e alla gestione del segmento di terra di programmi spaziali e alla promozione della cultura spaziale.

Che videogioco si usa?

Kerbal Space Program

Kerbal Space Program (KSP) è un simulatore di volo spaziale che permette al giocatore di sperimentare la costruzione di razzi, satelliti, navicelle e rover, mandarli in orbita o intraprendere lunghi viaggi interplanetari tenendo in considerazione gravità, spinta dei motori, carburante a disposizione, approvvigionamento energetico, aerodinamica e molto altro ancora.

I viaggi spaziali partono dal pianeta Kerbin, un mondo curioso, che per molti versi somiglia al nostro, nel quale valgono le stesse leggi fisiche con le quali dobbiamo fare i conti qui sulla Terra. I kerbaliani si sono dotati di un centro spaziale con tanto di sala di controllo, edificio di assemblaggio per i missili, stazioni di tracciamento e laboratori di ricerca. Hanno anche alcuni astronauti pronti a nuove avventure. Ora è il momento di esplorare!

Quanto dura?

La durata massima del progetto è un anno scolastico, inclusa la formazione dei docenti che avverrà a settembre/ottobre.

Non ci sono vincoli di tempo da dedicare al progetto. Saranno docenti e ragazzi a decidere quante ore dedicare allo sviluppo del programma di esplorazione. Unico vincolo è la produzione di una missione spaziale dall’assemblaggio del razzo sino al suo ritorno a terra.

Come partecipare?

Basta scrivere alla sede di formazione più vicina indicando nell’oggetto della mail “Cosmo Explorer”.

– Infini.to, Planetario di Torino education@planetarioditorino.it
– INAF Milano Brera gianluigi.filippelli@brera.inaf.it
– INAF Bologna sandro.bardelli@oabo.inaf.it
– INAF Napoli rifatto@oacn.inaf.it

Cosmo Explorers è un progetto finanziato da

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