100 ANNI EXTRAGALATTICI

100 ANNI EXTRAGALATTICI

100 anni extragalattici

Ciclo di incontri dedicati a Henrietta Leavitt

DAL 19 FEBBRAIO AL 10 DICEMBRE 2025

Un ciclo di conferenze pubbliche racconterà l’eccezionale cammino della scienza in questi 100 anni stellari.

Il ciclo è stato organizzato in collaborazione con l’Accademia delle Scienze di Torino, Università di Torino – Dipartimento di Fisica, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF). Il ciclo prevede appuntamenti gratuiti con prenotazione e a pagamento. 

Gli appuntamenti del ciclo di incontri sono in tutto 7

dal 19 febbraio al 10 dicembre 2025,

 e si svolgeranno a Infini.to – Planetario di Torino e

presso l’Auditorim dell’Archivio di Stato di Torino (Piazzetta Mollino 1 – Torino).

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GIU
La Via Lattea: una galassia

Ci sono miliardi di galassie nell'Universo, ma la Via Lattea è la Galassia con la "G" maiuscola, la nostra Galassia! Dopo un breve excursus storico sull'immagine della Via Lattea a partire dai miti e le leggende del mondo antico fino alle prime evidenze scientifiche del mondo moderno e una breve descrizione generale delle caratteristiche della nostra Galassia, verrà discusso più dettagliatamente l'enorme passo avanti nella nostra conoscenza della struttura e formazione della Via Lattea ottenuto negli ultimi anni grazie a grandi indagini fotometriche e spettroscopiche in corso e, in particolare, grazie ai risultati della missione Gaia lanciata dalla Agenzia Spaziale Europea nel 2013 (crediti immagine: ESA/ATG medialab; Milky Way: ESA/Gaia/DPAC. Acknowledgement: A. Moitinho., CC BY-SA IGO 3.0).

Nell’ambito delle Settimane della Scienza.

Ricercatrice associata all’Osservatorio di Astrofisica e Scienza dello Spazio (OAS) di Bologna, dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF). Ha esperienza ampiamente riconosciuta a livello internazionale nell’utilizzo delle stelle variabili pulsanti (RR Lyrae e Cefeidi) per misurare le distanze e studiare le diverse popolazioni stellari nella Via Lattea e in altre galassie del Gruppo Locale. Da più di 15 anni è attivamente impegnata nella missione Gaia dell’Agenzia Spaziale Europea e si occupa dell’analisi delle osservazioni di RR Lyrae e Cefeidi ottenute con Gaia.
Primo piano della Via Lattea con stelle luminose su un cielo blu di notte. Sfondo naturale del paesaggio spaziale dell'universo. È la galassia che contiene il nostro Sistema Solare.
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OTT
La distribuzione delle galassie nell'Universo

Di tutti i temi dell’astronomia forse uno dei più affascinanti è quello delle dimensioni globali dell’Universo nel suo complesso e, simultaneamente, della posizione dell’essere umano nell’ordine cosmico. In questo seminario discuterò come si è passati dalla visione bidimensionale degli oggetti distanti che ci è offerta da una notte stellata a quella tri- dimensionale delle galassie, con le sue distanze incommensurabili.

Ricercatrice senior presso l’Osservatorio Astronomico di Brera, e si occupa dell’evoluzione delle galasssie. Ha partecipato attivamente ad alcune delle maggiori indagini spettroscopiche degli ultime decenni e adesso coordina due progetti internazionali che studiaranno nel dettaglio le proprietà fisiche delle galassie. E’ nella lista Top-1000 delle scienziate 2023. Ama affiancare la divulgazione all’attività di ricerca.
La Galassia Vortice.
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Il regno delle galassie

Osservare galassie lontane significa tornare indietro nel tempo, perché la luce di quegli oggetti ci mostra come erano miliardi di anni fa. In pochi anni dall'inizio delle operazioni,   il telescopio spaziale JWST ha già rivoluzionato le nostre conoscenze dell’Universo più lontano, perché ci ha permesso di trovare e studiare galassie che esistevano quando l’universo era giovanissimo, ovvero aveva un’età di “soli” trecento milioni di anni a partire dal Big Bang. Non solo le galassie esistevano già ad un’epoca così remota, ma ne abbiamo trovate tante, molte di più di quello che i nostri modelli teorici avevano predetto.

In questo seminario racconterò questa ed altre sorprese che lo studio dei dati raccolti con il  JWST ci ha rivelato a proposito delle proprietà di queste galassie lontanissime e dell’epoca cosmica più misteriosa della vita dell’Universo (crediti immagine: Marco Brusa).

Dirigente di ricerca presso l’istituto nazionale di Astrofisica (INAF) e lavora all’osservatorio Astronomico di Roma. Si occupa di Astrofisica Extragalattica e in particolare della formazione delle primissime galassie, studiando le loro proprietà fisiche e la proprietà del mezzo intergalattico durante la cosiddetta epoca della reionizzazione cosmica, un periodo che va da 200 milioni di anni a circa 1 miliardo di anni dopo il Big Bang. Per la sua ricerca utilizza alcuni degli strumenti  più avanzati quali il telescopi spaziali JWST e HST, e i telescopi del VLT in Cile.

E’ coinvolta anche nella progettazione di alcuni strumenti futuri quali gli spettrografi MOONS per VLT e MOSAIC per ELT.  E’ autrice o coautrice di più di 450 articoli su riviste.  Dal 2018 è co-redattrice della principale rivista di Astronomia europea (Astronomy & Astrophysics) per la sezione di cosmologia.

Immagine 3D ricostruzione di un buco nero
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DIC
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La cosmologia del XXI secolo

Bio a breve!

Eventi passati

Primo piano della Via Lattea con stelle luminose su un cielo blu di notte. Sfondo naturale del paesaggio spaziale dell'universo. È la galassia che contiene il nostro Sistema Solare.
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Perché la luminosità di alcune stelle varia

Introdurremo i meccanismi fisici che causano la variabilità stellare e le loro implicazioni astrofisiche. Discuteremo inoltre le più importanti scoperte sperimentali (relazione di Miss Leavitt) e teoriche (fisica degli inviluppi stellari) che hanno portato alla scala delle distanze
cosmiche. Accenneremo infine ad alcune scoperte astronomiche (dimensioni, età dell'Universo) che hanno avuto un significativo impatto in quella che oggi viene definita Astronomia culturale.

Docente di Astrofisica Stellare presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Roma Tor Vergata. La sua attività di ricerca è focalizzata sullo studio dei sistemi stellari risolti e sull’uso delle stelle variabili come laboratori di fisica, indicatori di distanza e traccianti di popolazioni stellari. Ha ricoperto diversi incarichi nazionali ed internazionali per l’organizzazione e la gestione delle ricerche astronomiche.
Illustrazione di diverse galassie nell'universo
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Dall'Universo di stelle all'universo di galassie: Henrietta Leavitt e Edwin Hubble

Verrà introdotto il personaggio di Henrietta Leavitt con particolare attenzione al suo fondamentale contributo allo studio delle stelle variabili Cefeidi come indicatori di distanza, grazie alla sua scoperta di una relazione tra il periodo dell’oscillazione e la luminosità di queste stelle, ancora oggi alla base della scala delle distanze cosmiche. Si discuterà quindi come la scoperta di Miss Leavitt abbia consentito ad Edwin Hubble di ottenere una stima della distanza di Andromeda (che si riteneva allora facesse parte della nostra Galassia) che la poneva ben oltre i confini della Via Lattea, aprendo la strada all’astronomia extragalattica, e cambiando così radicalmente la nostra visione dell’Universo (crediti immagine NASA, ESA and STScl).

Nata a Pisa nel 1971, nel 1989 è insignita del titolo di “Alfiere del lavoro” della Repubblica Italiana. Nel 1994 si laurea in Fisica, Summa cum Laude, all’Università di Pisa, per poi conseguire il Dottorato in Astronomia all’Università di Firenze. Dopo brevi stages all’estero, comincia la sua carriera scientifica all’Osservatorio di Capodimonte. Nel 2016 diventa primo ricercatore ed entra a far parte del Consiglio Scientifico dell’Istituto Nazionale di Astrofisica. Dal gennaio 2018 al gennaio 2024 ha rivestito l’incarico di Direttore dell’ INAF- Osservatorio Astronomico di Capodimonte ed è stata titolare del corso di Evoluzione Stellare della Laurea magistrale in Fisica presso l’Università Federico II di Napoli.

Dal gennaio 2023 è dirigente di ricerca presso l’INAF-Osservatorio Astronomico di Capodimonte. Oltre a essere membro di alcune commissioni scientifiche dell’International Astronomical Union, del Comitato Tecnico-Scientifico dell’European Southern Observatory e del comitato internazionale di valutazione dell’Istituto di Scienze Spaziali di Barcellona, è membro del Collegio di Dottorato in Fisica dell’Università Federico II, del comitato di indirizzo del Dipartimento di Fisica dello stesso Ateneo e del Gruppo di Lavoro per la predisposizione e l’implementazione sia del “Bilancio di Genere” che del “Piano di Genere” dell’Istituto Nazionale di Astrofisica”. Invitata spesso a tenere seminari e conferenze in istituti di ricerca italiani e stranieri, ha pubblicato oltre 400 articoli scientifici su riviste internazionali.

La regione di formazione stellare NGC 1333
9
APR
GRATUITO
Einstein, Friedmann e Lemaitre: l'Universo dinamico

Negli ultimi cento anni, la nostra comprensione dell'universo ha subito una rivoluzione senza precedenti. Partendo dalla teoria della relatività generale di Einstein, passando per i modelli di universo dinamico di Friedmann e Lemaître, abbiamo scoperto che il cosmo è in continua evoluzione: si espande, si struttura e si trasforma. L'osservazione della radiazione cosmica di fondo, la scoperta dell'espansione accelerata e le tensioni emergenti nelle misure della costante di Hubble ci hanno offerto una visione straordinaria ma incompleta del nostro universo. Questo seminario esplorerà le tappe fondamentali della cosmologia moderna, dai primi modelli teorici agli enigmi ancora aperti, come la natura dell'energia oscura e la materia oscura. Concluderemo discutendo come le prossime generazioni di esperimenti e osservazioni ci aiuteranno a svelare i misteri del cosmo, proseguendo l'eredità di questi giganti della scienza (crediti immagine: NASA, ESA, STScl).

E’ Royal Society Dorothy Hodgkin Senior Research Fellow presso l’Università di Sheffield. Ha conseguito il dottorato in Fisica con una tesi in Cosmologia presso l’Università di Roma La Sapienza. Successivamente, ha lavorato presso l’Institut d’Astrophysique de Paris a Parigi come Lagrange Fellow, contribuendo al lavoro del team di Planck per il rilascio finale dei dati. Si è poi trasferita all’Università di Manchester nel Regno Unito con una posizione di Ricercatrice Postdoc, collaborando al progetto Dark Energy Survey.

In seguito, è diventata Addison-Wheeler Fellow presso l’Istituto di Studi Avanzati dell’Università di Durham. Il suo progetto attuale è incentrato sull’affrontare le tensioni cosmologiche, con particolare attenzione alla ricerca di soluzioni teoriche alla tensione sulla costante di Hubble.

Foto di Cecilia Helena Payne

La cHimica dell'Universo

Ciclo di incontri dedicati a Cecilia Payne

DAL 4 FEBBRAIO AL 2 DICEMBRE 2025

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